Beni rifugio: quali sono e quali non lo sono più

Beni rifugio: quali sono e quali non lo sono più

Maurizio Mazziero è intervenuto il 2 dicembre alla puntata di Due di denari, trasmissione di Radio24 condotta da Debora Rosciani e Mauro Meazza, per parlare di beni rifugio.

Più sotto troverete un estratto della trasmissione di circa 9 minuti che permette di riascoltare l’intervento Maurizio Mazziero, ma vediamo i punti essenziali sul tema dei beni rifugio.

Che cos’è un Bene Rifugio?

Un bene rifugio è un porto sicuro per difendersi dalle oscillazioni di mercato?

La risposta è NO non esistono beni rifugio di questo tipo, nemmeno la liquidità (lasciare tutti i soldi sul conto corrente) lo è, visto che con la tendenza di aumento di inflazione viene eroso il nostro potere di acquisto.

Quindi un bene rifugio va visto come un bene che nel tempo tende a rivalutarsi e protegge dall’inflazione.

 

Che requisiti deve avere un Bene Rifugio?

  • La certezza del valore, quindi deve essere quotato almeno giornalmente su borse o piattaforme di scambio indipendenti.
  • Deve avere liquidità e liquidabilità, cioè deve essere facile rivenderlo senza lunghe attese  e non si deve subire una perdita consistente del valore per trovare un compratore disposto allo scambio.

 

Quali sono i Beni Rifugio?

Il Bene Rifugio per eccellenza è l’oro, anche le banche centrali lo acquistano per le proprie riserve.

L’oro nel medio-lungo termine difende dall’inflazione, ad esempio:

  • Nel 1970 una 500 si comprava con 680 mila lire, che corrispondevano a 32,4 once.
  • Oggi con 32,4 once pari a 51 mila euro si può comprare un crossover o un suv.

L’oro è costantemente quotato in borse regolamentate e anche gli operatori dell’oro si attengono a quei prezzi di riferimento.

L’oro, talvolta, si muove in sincrono con i mercati ma ad esempio nel calo dei mercati di inizio 2020 dovuto al Covid:

  • L’S&P 500 impiegò 6 mesi per tornare ai livelli del 20 febbraio (21 agosto).
  • L’oro recuperò il valore del massimo del 9 marzo in  15 giorni (24 marzo), continuò a salire e raggiunse nuovi amssimi storici il 7 agosto a 2.078 dollari/oncia.

L’oro a volte, ma non sempre, presenta una correlazione inversa con il dollaro:

  • Si apprezza con un dollaro debole e cala con un dollaro forte.

Negli ultimi tempi l’oro presenta una correlazione inversa con i rendimenti reali dei titoli governativi USA:

  • Si apprezza quando i rendimenti reali (al netto dell’inflazione) scendono e scende quando i rendimenti reali salgono.

 

Altri Beni Rifugio?

Potrebbe essere il Franco svizzero che periodicamente tuttavia perde questa caratteristica, inoltre non dobbiamo dimenticare che se noi deteniamo Franchi svizzeri per oltre 51.650 euro per 7 giorni lavorativi dovremo dichiarare l’eventuale guadagno nel modulo Unico della Dichiarazione dei redditi.

Più controverso l’Immobiliare, in quanto certamente non ha un facile liquidabilità e al tempo stesso può dare sorti diverse al nostro investimento in funzione di dove si trova, anche nella stessa città. Ad esempio:

  • un immobile vicino a un polo universitario avrà sicuramente maggior valore e possibilità di negoziazione rispetto ad altre zone periferiche;
  • oppure un immobile in una località turistica avrà un’appetibilità maggiore rispetto a una località, anche immersa nella natura, ma lontana dalle dorsali di viabilità.

Infine i diamanti, sebbene vengano pubblicate sui giornali delle valutazioni difficilmente si riesce a ottenere quel tipo di remunerazione, quindi mancano di liquidabilità.

 

Beni Rifugio che non lo sono più

Con i rendimenti che salgono, le obbligazioni diventano più rischiose e se non le si porta in scadenza vi è il rischio di avere una penalizzazione in conto capitale proporzionale alla loro vita residua.

 

Il Bitcoin è l’oro digitale?

Meglio non fare confusione, l’oro è l’oro e il Bitcoin o altre criptovalute sono valute digitali.

Il fatto di accomunare il Bitcoin all’oro deriva dal meccanismo intrinseco in questa criptovaluta di limitare le emissioni periodiche della valuta digitale che arriveranno al massimo a 21 milioni indicativamente nel 2140.

Detto questo il Bitcoin e le criptovalute sono ancora relativamente giovani e le loro oscillazioni sono talmente ampie da non poter essere considerate riserve di valore (questa è un’opinione personale e non condivisa da molti estimatori del mondo cripto, ndr).

Ciò non toglie che possano essere un asset interessante per l’investimento di una parte contenuta dei propri risparmi.

 

La puntata radiofonica di Due di denari dedicata ai Beni rifugio

Se vuoi ascoltare tutta la puntata clicca qui

Qui sotto puoi invece ascoltare un breve estratto di 9 minuti dell’intervento di Maurizio Mazziero. Clicca nel triangolino.

 

 

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Maurizio Mazziero
maurizio@mazzieroresearch.com

Fondatore della Mazziero Research, socio Professional SIAT (Società Italiana di Analisi Tecnica), si occupa di analisi finanziarie, reportistica e formazione. Partecipa al Comitato di Consulenza di ABS Consulting, collabora con OROvilla per le dirette social settimanali e la redazione del mensile ORONews. Autore di numerosi libri, fra cui “Investire in materie prime” e “Guida all’analisi tecnica”, viene spesso invitato come esperto di mercati ed economia in convegni, seminari e programmi radiotelevisivi; pubblica trimestralmente un Osservatorio sui dati economici italiani.

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