16 Dic 2015 sotto il segno dell’agricoltura
Da tempo si parla di fine del grande ciclo di rialzo delle commodity: il petrolio sprofonda, l’oro traccheggia e i metalli industriali hanno ormai perso smalto.
È l’errore maggiore degli analisti, e della carta stampata al loro seguito, che osservano le materie prime come un unico insieme, dimenticando che a questa classe appartengono materie di base con logiche e dinamiche estremamente differenti tra loro.
Nell’indifferenza generale, infatti, il mais e il grano dopo due anni di ribassi hanno messo a punto performance di tutto rispetto in soli due mesi e mezzo:
- Mais: +20%
- Grano: +26,5%
Un rialzo che ha preso un po’ tutti alla sprovvista e che si è sviluppato in un sentiment di mercato estremamente ribassista, causato da record storici di produzione a livello mondiale e scorte abbondanti.
Ma proprio i prezzi bassi sono i migliori dottori di loro stessi: i livelli raggiunti ad ottobre non avrebbero fornito il necessario incentivo alle prossime semine nell’emisfero boreale.
Al tempo stesso alcuni problemi meteorologici di siccità nell’emisfero australe e più di una incognita sulla produzione russo-ucraina potrebbero condizionare il nuovo raccolto.
Gli operatori più accorti hanno fiutato per tempo il cambiamento ed hanno chiuso le posizioni short dando il via al rialzo dei prezzi.
Un ulteriore elemento è rappresentato dall’analisi dello spread fra le quotazioni di grano e mais; attualmente intorno a 200 (linea grigia) ben al di sopra del valore neutrale di 150 (linea gialla).
Questo incremento evidenzia la forza del grano rispetto al mais e quindi rappresenta:
- Un’indicazione rialzista per il grano.
- Un miglioramento del sentiment sugli agricoli in generale.
Emblematica anche la curva forward, si veda la linea azzurra nel grafico sopra, che sta abbandonando la condizione di contango e dopo aver assunto una forma piatta orizzontale sta sviluppando una backwardation sulle scadenze più vicine (per i significati di curve forward, contango e backwardation cliccare qui).
Sebbene la cautela sia d’obbligo, dato che i recenti rialzi potrebbero evaporare con la stessa rapidità con cui si sono manifestati, non è escluso che il 2015 possa essere l’anno di riscossa dell’agricoltura, un bel biglietto da visita per l’Expo.
La Mazziero Research pubblica tutti i mesi un Report Agricoltura, per il settore agricolo e alimentare, con indicazioni sulla strategia di copertura dal rischio di variazione dei prezzi; per ulteriori informazioni cliccare qui.
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