07 Apr Sale il PETROLIO salgono i pozzi
Spinto dall’attacco statunitense alla Siria, il PETROLIO WTI, a poche ore dalla chiusura della seduta, scambia frazionalmente al di sopra dei 52 dollari l’oncia, con un indebolimento nelle fasi finali. Il bilancio dell’ottava è comunque rialzista, con le quotazioni in progresso di circa 2 dollari per barile.
A patto che il supporto di 52 dollari (ex-resistenza) tenga sino allo stop delle contrattazioni è probabile che nel corso di settimana prossima le quotazioni tentino di spingersi ancora più in alto per raggiungere il bordo superiore della fascia di oscillazione compresa tra 52 e 55 dollari (si veda anche l’articolo di stamattina).
Nessuna sorpresa dal conteggio degli impianti in funzione negli Stati Uniti che anche questa settimana aumentano di 10 pozzi a 672. Il progresso è continuo e costante e non si vede fine (il grafico in alto fornisce un quadro evidente del continuo incremento).
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