02 Mag Rame: il punto sulle quotazioni a inizio maggio 2014
Sottovoce il rame tenta di recuperare terreno dalla rovinosa caduta dei prezzi avvenuta a inizio marzo, complici i timori di rallentamento cinese e il primo default cinese sui corporate bond della Shanghai Chaori Solar, specializzata in pannelli solari.
Tuttavia le quotazioni più di tanto non sono scese, anzi hanno sviluppato a partire dall’ultima decade di aprile un canale rialzista che le ha portate al di sopra dei 3 dollari per pound (6.600 dollari per tonnellata).
Piuttosto interessante anche la curva forward che dopo aver sviluppato a marzo sulle scadenze superiori a sei mesi un modesto contango, ha mutato la pendenza e inizia a mostrare un principio di backwardation; probabilmente questo è il segno che qualcosa sta mutando a livello fondamentale:
- La Cina pur rallentando in termini percentuali, presenta tassi di crescita superiori al 7% annuo; inoltre quest’anno, secondo uno studio della Banca Mondiale, la Cina potrebbe diventare la prima economia scalzando per la prima volta dal 1872 gli Stati Uniti, quando a loro volta avevano superato il Regno Unito.
- Se l’economia, seppur a macchia di leopardo, tornerà a migliorare il surplus di offerta potrebbe essere velocemente riassorbito.
Curiosa anche la particolarità di alcune miniere di rame in Cile, il maggior paese produttore mondiale; secondo il Financial Times la concentrazione del minerale è in costante decrescita, tanto da riportare in produzione alcuni giacimenti che erano state accantonati per la presenza di metallo combinato con diverse altre sostanze.
Ed è proprio l’arsenico a questo punto a rappresentare un pericolo per la salute dei minatori e di coloro che lavorano nelle fonderie di raffinazione. È pressoché certo che non tarderà molto l’adozione di direttive per limitare la dispersione in atmosfera di sostanze tossiche, con un conseguente aggravio dei costi.
È legittimo a questo punto domandarsi se davvero continuerà il surplus di offerta di rame o se invece non ci si trovi di fronte alla prospettiva di un picco di produzione che potrebbe concretizzarsi entro un decennio.
Per conoscere cos’è la curva forward e il significato di contango e backwardation si veda l’articolo: La curva forward
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