Piazza Affari è sottovalutata o sopravvalutata?

Piazza Affari è sottovalutata o sopravvalutata?

Il grafico sopra è tratto dal sito Simply Wall Street che utilizziamo per analisi veloci e orientative sui dati delle aziende.

 

 

Il grafico qui sopra, invece, è tratto da TradingView che utilizziamo per l’analisi dei grafici.

Si può notare come, dopo essere arrivato a lambire i 21mila punti dell’indice FTSE MIB, questo sia risalito e presenti al momento una resilienza anche maggiore degli indici statunitensi, che hanno inanellato un risultato negativo nelle ultime tre sedute.

La domanda che ci siamo posti, al netto del fatto che il conflitto Russia-Ucraina, coinvolge maggiormente l’economia europea, se la nostra Borsa sia sottovalutata o sopravvalutata.

La risposta ce la fornisce il grafico di Simply Wall Street che mostra un rapporto prezzo/utili di mercato perfettamente in linea con la media degli ultimi 3 anni.

Se allarghiamo la finestra di indagine alla media degli ultimi 10 anni otteniamo esattamente lo stesso risultato, vedi sotto.

 

 

Un rapporto prezzo/utili (Price/earnings) del 18,2% corrisponde a un rendimento del 5,5%, che non è male visto che in genere si associa a una rivalutazione anche del prezzo dell’azione.

Ricordiamo che l’utile non è da confondere con il dividendo che poi viene distribuito, visto che in genere è normale che una parte degli utili venga accantonata per investimenti; infatti si deve sempre diffidare di un’azienda che distribuisce gran parte degli utili dato che prima o poi i suoi impianti diventeranno obsoleti e quindi dovrà rinnovarli a debito o peggio perderà quote di mercato.

E’ confortante comunque che gli utili delle società quotate a Piazza Affari siano cresciuti nel corso degli ultimi anni (linea verde nel grafico sopra) e su Simply Wall Street ha calcolato questa crescita nel 4,5% negli ultimi 3 anni.

Proseguendo la nostra analisi su Simply Wall Street è interessante conoscere i settori che abbiano valutazioni migliori ricordando che un Price/earnings più basso corrisponde a utili percentuali maggiori.

 

 

Tra questi troviamo i finanziari e le aziende di materie di base; invece, tecnologia e real estate (cioè immobiliare) sono quelle più care.

Tra i finanziari quella che hanno guadagnato maggiormente negli ultimi 7 giorni sono:

 

 

Molto interessante è anche la lettura degli snowflakes quel simbolo che si vede a fianco di ogni titolo azionario e che permette a colpo d’occhio di capire se un’azienda ha buone prospettive o meno, ma su questo ci torneremo in un’altra occasione.

Terminiamo questa nostra breve rassegna con i settori che nell’ultimo mese hanno guadagnato di più:

 

 

Troviamo i beni di consumo, poi il settore sanitario, industriali e finanziari; hanno invece perso i settori energetico (abbastanza controintuitivo vista la situazione attuale) i beni discrezionali e la tecnologia.

 

Conclusioni

Dall’analisi sin qui condotta pensiamo che Piazza Affari non sia né sottovalutata né sopravvalutata e quindi conservi buone opportunità di investimento.

Naturalmente un conto è parlare del mercato nel suo insieme e un conto è calare l’analisi nelle singole società dove troveremo alcune che risultano più care delle altre o con minori opportunità di apprezzamento.

In estrema sintesi comunque a nostro modesto avviso l’investimento azionario conserva maggiori possibilità di rendimento in relazione al rischio rispetto all’investimento obbligazionario, che inizia ad essere pesantemente penalizzato dall’elevata inflazione e dal rialzo dei rendimenti.

Avvertenza: Questo articolo ha solo scopo divulgativo e non ha alcun intento di consigliare ad acquistare o vendere alcunché, ciascuno è personalmente responsabile delle conseguenze relative all’utilizzo di queste informazioni.

 

 

 

Maurizio Mazziero
maurizio@mazzieroresearch.com

Fondatore della Mazziero Research, socio Professional SIAT (Società Italiana di Analisi Tecnica), si occupa di analisi finanziarie, reportistica e formazione. Partecipa al Comitato di Consulenza di ABS Consulting, collabora con OROvilla per le dirette social settimanali e la redazione del mensile ORONews. Autore di numerosi libri, fra cui “Investire in materie prime” e “Guida all’analisi tecnica”, viene spesso invitato come esperto di mercati ed economia in convegni, seminari e programmi radiotelevisivi; pubblica trimestralmente un Osservatorio sui dati economici italiani.

No Comments

Sorry, the comment form is closed at this time.