09 Set Oro: su cosa puntare
Da fine giugno l’oro ha messo a punto una crescita delle quotazioni che l’hanno portato da 1.180 dollari l’oncia ai 1.386 dollari di venerdì 6 settembre con un risultato del 17,5% in poco più di 2 mesi.
Affermare che il metallo giallo abbia abbandonato la rovinosa discesa che l’ha portato in 2 anni a perdere il 38,6% dal massimo di 1.921 dollari l’oncia potrebbe essere ancora presto, dato che alcuni eccessi sono in parte rientrati e quindi non si può escludere che ritornino le vendite.
In ogni caso è innegabile che la tendenza di medio termine è rialzista e si muove all’interno di un canale con una moderata tendenza. Insieme al supporto dinamico della trendline, troviamo un primo supporto statico a 1.337 (linea tratteggiata blu) che può fornire un modesto argine alla discesa, mentre la sua violazione modificherebbe le prospettive a medio termine.
È utile osservare come l’indicatore stocastico (14, 3, 3) presenti una ciclicità piuttosto regolare e abbia descritto abbastanza bene i movimenti degli ultimi mesi, sia con quotazioni in discesa che in salita.
Mantenendo una visione costruttiva, sebbene l’oscillatore stocastico stia volgendo il suo sguardo verso il basso, abbiamo cercato di analizzare su quali strumenti puntare nel caso di una continuazione rialzista del metallo giallo.
Abbiamo rivolto la nostra attenzione a strumenti di investimento di facile accesso e con una buona liquidità individuando 2 campi di intervento:
- Oro
- Azioni aurifere
Per entrambi ci siamo serviti di prodotti quotati alla Borsa di Milano, selezionandoli a priori per semplicità e ignorando altri strumenti che sono meglio analizzati nel nostro studio L’oro e gli strumenti di investimento.
Abbiamo quindi esaminato l’andamento di:
- Etfs Physical Gold (PHAU)
- Rbs Market Access Nyse Arca Gold Bugs (GOLDA)
- Etfs Dax Global Gold Mining Fund (AUCO)
Per condurre un’analisi omogenea abbiamo posto la quotazione dei 3 strumenti a base 100 in data 27 giugno quando si è registrato il minimo sulle aurifere, per l’oro il minimo è stato toccato il giorno successivo; va inoltre precisato che l’andamento del cambio euro/dollaro è ininfluente in quanto tutti gli strumenti lo incorporano già nei loro prezzi.
Il grafico riporta l’andamento sino alla seduta di venerdì 6 settembre; i valori di fine periodo e il risultato percentuale sono:
Possiamo inoltre aggiungere le seguenti considerazioni:
- L’Etc sull’oro è meno volatile rispetto gli altri strumenti, ciò rende meno critico il momento di ingresso.
- I 2 Etf sulle aurifere presentano una volatilità maggiore rispetto all’Etc sull’oro; i movimenti sono maggiori sia al rialzo che al ribasso.
- La performance dei 2 Etf è circa doppia rispetto all’Etc sull’oro.
- Il paniere dell’Etf AUCO comprende più titoli rispetto al GOLDA, quest’ultimo si limita a quelle aurifere che non effettuano operazioni di copertura della produzione (hedging) oltre i 18 mesi.
- L’attuale quotazione dell’oro non troppo distante dai costi di produzione favorisce nelle fasi di discesa le aziende aurifere che attuano le operazioni di copertura della produzione; l’Etf AUCO beneficia in parte di questa protezione, come si può osservare dall’andamento tra la seconda metà di luglio e la prima di agosto.
Concludendo:
- Per quanti credono che il metallo giallo potrà recuperare le quotazioni le aziende aurifere continuano a presentare delle opportunità migliori, con prospettive di un maggior incremento rispetto al metallo giallo.
- L’Etfs Dax Global Gold Mining Fund (AUCO) potrebbe risultare favorito sino a quotazioni di 1.500/1.600 dollari l’oncia, dopodiché l’Rbs Market Access Nyse Arca Gold Bugs (GOLDA) potrebbe essere in grado di fornire maggiori soddisfazioni investendo in aziende che non attuano coperture della produzione a lungo termine.
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