07 Mar Il convitato di pietra del reddito di cittadinanza – dal 33° Osservatorio
Negli intenti e nelle spiegazioni del Governo, il reddito di cittadinanza dovrebbe determinare una crescita economica tale da far aumentare le entrate fiscali a parità di peso percentuale sul PIL, e quindi poter ripagare il debito contratto, più gli interessi dovuti a chi lo detiene.
Chi si oppone a questo provvedimento, invece, ritiene che questo effetto di crescita non accadrà e quindi che il debito aggiuntivo dovrà essere ripagato in futuro mediante un aumento del peso fiscale rispetto al PIL.
Da parte nostra, spiegheremo perché riteniamo che ci siano alte probabilità che non ci saranno effetti moltiplicativi sul PIL, ma ciò in quanto le imprese non hanno interesse a investire le somme che incasseranno dalla spesa del reddito di cittadinanza.
Questi sono tre brevi frasi dell’introduzione all’articolo di Grabriele Serafini pubblicato nel 33° Osservatorio sui conti pubblici.
La trattazione di taglio accademico entra nei dettagli del reddito di cittadinanza, del moltiplicatore della spesa pubblica e della possibilità che le somme percepite vengano invece tesaurizzate.
Sono temi che sono stati solo marginalmente affrontati nella dialettica di questi mesi e che lasciamo alla vostra lettura di questo articolo Cliccando qui
Per scaricare liberamente il 33° Osservatorio sui conti pubblici cliccare qui
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