Migliora il debito pubblico, ma resta sotto osservazione

Migliora il debito pubblico, ma resta sotto osservazione

Il dato del debito pubblico a dicembre è sensazionale! Dopo aver toccato il record assoluto di 2.020 miliardi a novembre è sceso a dicembre di ben 32 miliardi, rientrando al di sotto della soglia dei 2.000 miliardi a 1.988. Dal 2009 ad oggi una riduzione mensile del debito di questa entità non si era mai vista!

E’ ovvio che a questo punto il campo di indagine debba indirizzarsi a cercare di capire se ci si trovi di fronte a un’inversione di tendenza dei conti pubblici, o se invece il dato seppur eclatante rientri in uno sprint di fine anno, destinato ad esaurirsi.

Se esaminiamo la serie storica del debito pubblico, possiamo notare come tradizionalmente dicembre presenti dei dati in miglioramento rispetto al mese precedente: nel dicembre 2011 il debito diminuì di 5,6 miliardi, nel dicembre 2010 di 23,1 miliardi e nel dicembre 2009 di 23,2 miliardi.

Cliccare per ingrandire

Non solo, se si osserva l’andamento del debito pubblico e del circolante di titoli di Stato possiamo notare una correlazione: pur essendo di ammontare differente, quando aumenta il debito pubblico aumenta anche il circolante e quando si contrae il debito pubblico diminuisce anche il circolante. Questa ricorrenza si è manifestata puntuale nelle 48 mensilità dal 2009 ad oggi con una sola eccezione.

Il circolante di titoli di Stato nel novembre scorso, mese record del debito pubblico, raggiunse anch’esso un massimo assoluto, a 1.680 miliardi, per poi arretrare di 42 miliardi a dicembre, in concomitanza della riduzione del debito di 32 miliardi.

Cliccare per ingrandire

 

Purtroppo non possediamo ancora il dato del debito pubblico a gennaio 2013, verrà reso noto solo a metà del mese di marzo, ma possediamo il dato del circolante dei titoli di Stato a fine gennaio. Possiamo quindi osservare che l’ammontare di titoli di Stato passato dai 1.680 miliardi di fine novembre ai 1.638 di fine dicembre è nuovamente salito a 1.673 miliardi. Appare quindi plausibile che l’arretramento del debito pubblico a dicembre si riveli un bel regalo per gli italiani, ma destinato a dissolversi presto.

Per un’analisi più completa sull’economia italiana cliccare qui.

Print Friendly and PDF

Maurizio Mazziero
maurizio@mazzieroresearch.com

Fondatore della Mazziero Research, socio Professional SIAT (Società Italiana di Analisi Tecnica), si occupa di analisi finanziarie, reportistica e formazione. Partecipa al Comitato di Consulenza di ABS Consulting, collabora con OROvilla per le dirette social settimanali e la redazione del mensile ORONews. Autore di numerosi libri, fra cui “Investire in materie prime” e “Guida all’analisi tecnica”, viene spesso invitato come esperto di mercati ed economia in convegni, seminari e programmi radiotelevisivi; pubblica trimestralmente un Osservatorio sui dati economici italiani.

1 Comment
  • Pingback:L’Italia è in bancarotta | Lo Sai
    Posted at 21:09h, 04 Marzo

    […] Monti con il sostegno congiunto  del Pd e del Pdl, il debito pubblico è aumentato di oltre 80 miliardi di euro superando la barriera dei 2000 miliardi, attestandosi a quasi il 128% del PIL.  Ormai si […]