S&P promuove l’Italia a BBB+ con outlook stabile

S&P promuove l’Italia a BBB+ con outlook stabile

Aumenta la benevolenza delle agenzie di rating verso l’Italia: S&P ha alzato la valutazione a BBB+ con outlook stabile, malgrado la crescita sia vista in calo dal Governo e il debito continui ad aumentare.
Ora vi sarà una ricorsa ad aumentare la valutazione da parte delle altre agenzie.
Venerdì prossimo l’appuntamento con DBRS, notoriamente benevola con l’Italia.

 

Di seguito un estratto della motivazione di S&P

La decisione dell’amministrazione statunitense di sospendere per tre mesi i dazi annunciati del 20% sui beni dell’UE e di imporre un dazio più moderato del 10% significa che il colpo all’economia e al conto corrente dell’Italia sarà, a nostro avviso, gestibile, parzialmente attenuato dall’accelerazione degli investimenti pubblici e dallo stimolo fiscale tedesco.
La resilienza delle esportazioni e gli elevati tassi di risparmio interno hanno permesso alla posizione creditoria netta dell’Italia nei confronti dell’estero di aggravarsi negli ultimi cinque anni, raggiungendo un valore stimato del 15% del PIL, rispetto al quasi pareggio registrato nel periodo precedente la pandemia.
Il “debito pubblico netto” (??? ndr) rimane elevato, attestandosi a circa il 129% del PIL alla fine del 2024, ma con la progressiva riduzione dei deficit di cassa, prevediamo che il rapporto debito/PIL si stabilizzerà a partire dal 2028.
La credibilità della Banca Centrale Europea (BCE), in un contesto di inflazione in calo nell’area dell’euro, Italia inclusa, favorisce la flessibilità monetaria e l’affidabilità creditizia del Paese. A nostro avviso, la BCE ha la capacità di contrastare le pressioni disinflazionistiche in caso di shock esterni all’economia europea. Tenendo conto di questi fattori, e nonostante l’accresciuta incertezza sulle prospettive di crescita e commercio globali, abbiamo alzato i nostri rating sovrani a lungo termine, in valuta estera e locale, dell’Italia da “BBB” a “BBB+” e confermato il nostro rating a breve termine ad “A-2”. Le nostre proiezioni economiche riflettono l’ipotesi che i dazi statunitensi di base sui prodotti dell’UE (inclusi quelli italiani) rimangano al 10%. Le prospettive sono stabili.

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Maurizio Mazziero
maurizio@mazzieroresearch.com

Fondatore della Mazziero Research, socio Professional SIAT (Società Italiana di Analisi Tecnica), si occupa di analisi finanziarie, reportistica e formazione e partecipa al Comitato di Consulenza di ABS Consulting. Coautore del nuovissimo libro “Le mappe del Tesoro”, ha scritto numerosi testi economico-finanziari, fra cui “Investire in materie prime” e “Guida all’analisi tecnica”. Viene spesso invitato come esperto di mercati ed economia a convegni, seminari e programmi radiotelevisivi; pubblica trimestralmente un Osservatorio sui dati economici italiani.viene spesso invitato come esperto di mercati ed economia in convegni, seminari e programmi radiotelevisivi; pubblica trimestralmente un Osservatorio sui dati economici italiani.

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