01 Mag Petrolio: il punto sulle quotazioni a inizio maggio 2014
Il petrolio chiude il mese di aprile riportandosi sui medesimi livelli di prezzo da dove l’aveva iniziato; particolarmente pesante la chiusura del 30 aprile in cui le quotazioni hanno lasciato sul tappeto l’1 e mezzo per cento, scendendo al di sotto dei 100 dollari al barile.
Nel grafico dei prezzi è possibile osservare diverse zone di oscillazione: 92,50-97,50, 97,50-102,50 e 102,50-105; dopo aver abbandonato la zona superiore che ha interessato la fine del mese di febbraio e, più tardi, la metà di aprile i prezzi sono tornati nella zona intermedia ed ora è assai plausibile che si dirigano verso il supporto di 97,50 che aveva sostenuto le quotazioni a metà marzo.
La curva forward resta in backwardation, sebbene l’inclinazione si stia leggermente attenuando, ciò evidenzia un mercato ancora in squilibrio probabilmente a causa dei timori di instabilità politica. In realtà le scorte negli Stati Uniti sono ai massimi di periodo e si inizia a ipotizzare una lieve ripresa delle esportazioni dalla Libia.
Ancora un rinvio invece per l’avvio di produzione del giacimento di Kashagan, in Kazakistan, che a causa di un’ulteriore perdita nell’oleodotto probabilmente non vedrà la luce sino al 2016. Eni partecipa al progetto di 50 miliardi di dollari insieme a ExxonMobil, Royal Dutch Shell, Total e CNPC.
Per conoscere cos’è la curva forward e il significato di contango e backwardation si veda l’articolo: La curva forward
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