Oro: un ubriaco che cammina

Oro: un ubriaco che cammina

L’oro ha ormai imboccato il cammino dell’ubriaco e si spera che non trovi un lampione nel suo percorso…

Dopo i primi due mesi e mezzo dell’anno estremamente positivi, in cui ha guadagnato un bel 18%, il mese di aprile si è concluso con la restituzione al mercato della metà di quel progresso.
Sino al 20 aprile il cammino era ben delineato da un canale discendente di medio termine; ma poi ha incontrato un grosso argine rappresentato dal supporto in zona 1.275-1.280 che è stato in grado di arrestare la caduta e forzare le quotazioni ad uscire dal canale ribassista.

A questo punto però lo sviluppo delle quotazioni appare più incomprensibile che mai, l’andamento laterale in cui i prezzi stanno proseguendo è un percorso senza senso, con massimi in ordine sparso e minimi che si avvicinano alla soglia dei 1.275 per poi esserne respinti: insomma, per dirla in breve, un cammino da ubriaco.

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Evidentemente gli operatori sono troppo occupati ad osservare gli andamenti laterali dei maggiori indici azionari, che tentano continuamente di attaccare i massimi senza riuscirci, con una modalità indecifrabile fra accumulazione e distribuzione, ma che più probabilmente descrive un’operatività di piccolo cabotaggio vendendo i massimi e raccogliendo poi frettolosamente i profitti.

Gli occhi sono rivolti alle Banche Centrali, come salvatori dei mercati di ultima istanza, e agli equilibri tra euro e dollaro; ma ormai le condizioni appaiono talmente tirate su molti fronti che difficilmente la situazione resterà calma ancora per molto.
Bruschi movimenti dovranno arrivare o sul lato obbligazionario o su quello azionario, e potrebbero essere scomposte con alcuni mercati verso l’alto e altri verso il basso; inoltre, molto probabilmente non accadrà come ciascuno potrebbe ipotizzare, prendendo alla sprovvista molti investitori.

Per tornare al metallo giallo, la sensazione è che a furia di appoggiarsi a 1.280 quel supporto cederà, avviando quella fase finale di panic selling che avevamo ipotizzato sul finire del 2013, per poi tornare a salire questa volta prepotentemente nella seconda parte dell’anno.

Oppure potrebbero essere le borse a cedere violentemente e a quel punto l’oro riacquisterebbe velocemente i livelli di metà marzo per poi oltrepassarli.

Insomma la partita sull’oro è piena di incognite, nel frattempo non ci resta che osservare un ubriaco che cammina.

Breaking news del 12 maggio 2014

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All’inizio delle contrattazioni di lunedì 12 maggio “mani pesanti” hanno ritentato una manovra già sperimentata nel passato: vendere numerosi contratti per innescare una reazione a catena.

In realtà qualcosa è andato storto, perché si è trattato solo di un flash crash, alcuni operatori hanno approfittato del regalo e hanno iniziato a comprare riportando le quotazioni ai livelli precedenti.
Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi…

 

 

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Maurizio Mazziero
maurizio@mazzieroresearch.com

Fondatore della Mazziero Research, socio Professional SIAT (Società Italiana di Analisi Tecnica), si occupa di analisi finanziarie, reportistica e formazione. Partecipa al Comitato di Consulenza di ABS Consulting, collabora con OROvilla per le dirette social settimanali e la redazione del mensile ORONews. Autore di numerosi libri, fra cui “Investire in materie prime” e “Guida all’analisi tecnica”, viene spesso invitato come esperto di mercati ed economia in convegni, seminari e programmi radiotelevisivi; pubblica trimestralmente un Osservatorio sui dati economici italiani.

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