L’economia italiana a metà 2014

L’economia italiana a metà 2014

Debito pubblico a 2.169 miliardi; occorre fare presto!

Il debito pubblico è giunto al nuovo record di 2.169 miliardi, il Paese è in recessione da 12 trimestri e la disoccupazione è al 12,6%, con punte del 42,9% per quella giovanile.

Modeste note positive potrebbero giungere dai dati dei prossimi mesi come:

  • Miglioramento del debito pubblico nel mese di agosto; le stime Mazziero Research lo vedono a 2.151 miliardi, con una riduzione di 18 miliardi.
  • Passaggio in positivo della variazione trimestrale del PIL, grazie ai nuovi metodi contabili, con uscita dalla recessione a fine 2014.

Con la modifica contabile del Prodotto Interno Lordo si avrà inoltre:

  • Un maggior valore del PIL e un miglioramento del rapporto debito pubblico/PIL.
  • Un miglioramento del rapporto deficit/PIL; per il 2011 questo rapporto è sceso dal 3,7% al 3,5%.
  • Un abbassamento del valore della pressione fiscale nominale, dato che le medesime entrate fiscali vengono ripartite su un valore del PIL maggiore; per il 2011 la pressione fiscale è scesa dal 42,5% al 41,6%.

Ma non saranno questi funambolismi contabili, a modificare il quadro di fondo; l’Italia è un Paese che sta morendo e occorre far presto!
La pazienza dei mercati finanziari, oltre che dei partner europei, potrebbe finire presto e portare i conti pubblici oltre il punto di non ritorno.

E’ possibile scaricare il XV Osservatorio sui dati economici italiani al 2 trimestre 2014 al link:
Italia: economia a metà 2014

 

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Maurizio Mazziero
maurizio@mazzieroresearch.com

Fondatore della Mazziero Research, socio Professional SIAT (Società Italiana di Analisi Tecnica), si occupa di analisi finanziarie, reportistica e formazione. Partecipa al Comitato di Consulenza di ABS Consulting, collabora con OROvilla per le dirette social settimanali e la redazione del mensile ORONews. Autore di numerosi libri, fra cui “Investire in materie prime” e “Guida all’analisi tecnica”, viene spesso invitato come esperto di mercati ed economia in convegni, seminari e programmi radiotelevisivi; pubblica trimestralmente un Osservatorio sui dati economici italiani.

1 Comment
  • Pingback:Bazooka: ne valeva la pena? | Critica Austriaca
    Posted at 13:50h, 30 Settembre

    […] misurare l’impatto dei bazooka sui tassi italiani? Utilizzando i dati Mazziero Research, io suggerisco un calcolo molto rozzo ma intuitivo: nel 2010 il tasso medio sui titoli di debito […]