Con le scorte di gas riusciremo a passare l’inverno

Con le scorte di gas riusciremo a passare l’inverno

Abbiamo raggiunto il 90° di riempimento delle scorte di gas, equivalente al 22° del consumo annuo, ma questo dovrebbe bastare a passare l’inverno anche nel caso si azzerassero le forniture russe di gas.

La Tabella sopra, estratta dall’ultimo Osservatorio sui conti italiani (clicca qui per scaricare il documento) e mostra il bilancio del gas a luglio (Elaborazione su dati MISE-MITE).

Nelle pagine interne al 47° Osservatorio abbiamo condotto uno studio sulle dinamiche di consumo, importazioni e utilizzo delle scorte con risultati incoraggianti e tali da metterci in grado di oltrepassare l’inverno, se non sarà troppo rigido, anche in caso di azzeramento delle forniture russe di gas.

Non è cosa da poco se si pensa alla difficile situazione generatasi negli approvvigionamenti di gas e che risulta possibile grazie alla determinazione italiana nel riempimento degli stoccaggi, giunti al 90% seppur a costi elevati.

Non va dimenticato, infatti, che questa condizione ci permette di guardare con un po’ più di tranquillità al consumo di gas invernale, ma che al tempo stesso abbiamo dovuto approvvigionarci della preziosa materia prima a costi che sono rimasti mediamente alti e molto spesso oltre i 200 euro il Megawattora.

 

 

La tabella mostra il calcolo alla base delle nostre stime che si basano su queste ipotesi:

  1. Un consumo mensile uguale all’anno precedente.
  2. Una produzione nazionale leggermente inferiore a quella degli ultimi tre mesi, abbassata per mantenere una dose di cautela.
  3. Esportazioni moderatamente superiori a quelle di luglio e uguali a quelle di dicembre 2021, a tal proposito si deve ricordare che Città del Vaticano e San Marino sono alimentati da noi.
  4. Azzeramento completo delle importazioni dalla Russia, attualmente si ricevono ancora flussi in minima parte, e riduzione parziale del contributo dal Nord-Europa rispetto ai volumi di luglio; anche in questo caso abbiamo preferito adottare un po’ di cautela.
  5. Funzionamento dei rigassificatori sui volumi di luglio, questo potrebbe essere l’anello più debole delle stime in quanto non basta far funzionare a pieno regime i rigassificatori, ma occorre anche noleggiare le navi metaniere richiestissime in questo periodo.
  6. Riempimento delle scorte al 26 settembre a 15.870 milioni di metri cubi, destinato ad aumentare ancora durante il mese di ottobre.

Il risultato è un modesto margine delle scorte a marzo 2023 per 101 milioni di metri cubi, insufficienti qualora vi fossero degli imprevisti o l’inverno fosse rigido, ma comunque non tali da farci entrare in profonda crisi.

Se poi le forniture dalla Russia continuassero a fluire anche se a livelli minimi, l’Algeria riuscisse ad incrementare un poco i volumi e soprattutto i rigassificatori fossero in grado di lavorare a piena capacità si potrebbe passare l’inverno senza sorprese. Dall’anno prossimo dovrebbe poi entrare in funzione uno dei rigassificatori galleggianti acquistati da Snam.

 

Il grafico qui sopra si basa sui dati della tabella e mostra il contributo delle scorte nel soddisfare un consumo superiore alle importazioni.

Queste stime sono state pubblicate nel 47° Osservatorio Mazziero Research dove si possono trovare stime e analisi sui conti italiani, è liberamente scaricabile a questo LINK

Qui sotto la copertina e il sommario.

 

 

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Maurizio Mazziero
maurizio@mazzieroresearch.com

Fondatore della Mazziero Research, socio Professional SIAT (Società Italiana di Analisi Tecnica), si occupa di analisi finanziarie, reportistica e formazione. Partecipa al Comitato di Consulenza di ABS Consulting, collabora con OROvilla per le dirette social settimanali e la redazione del mensile ORONews. Autore di numerosi libri, fra cui “Investire in materie prime” e “Guida all’analisi tecnica”, viene spesso invitato come esperto di mercati ed economia in convegni, seminari e programmi radiotelevisivi; pubblica trimestralmente un Osservatorio sui dati economici italiani.

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