Quanto rende investire in Bot (settembre 2014)

Quanto rende investire in Bot (settembre 2014)

In considerazione dell’interesse mostrato dai lettori si riporta in questo articolo l’analisi contenuta nel Riquadro 5 dell’Osservatorio Italia: economia a fine 2014.

Di seguito viene calcolato il rendimento di un investitore in Bot; secondo i dati di Banca d’Italia il tasso di interesse medio ponderato ad agosto era dello 0,21%, ma occorre anche considerare che:

  • Tale rendimento è soggetto a una ritenuta del 12,5%, che erode quindi un 0,026%.
  • Al conto titoli viene applicato un bollo pari allo 0,20% sull’ammontare di ciascun titolo in portafoglio.
  • La commissione bancaria per il collocamento costa fino allo 0,30% per i Bot annuali.

Il primo punto in merito all’aspetto fiscale andrebbe meglio precisato in quanto, per i Bot, come espressamente dichiarato dal Dipartimento del Tesoro:
“La remunerazione, interamente determinata dallo scarto di emissione (dato dalla differenza tra il valore nominale ed il prezzo pagato), è considerata ai fini fiscali anticipata, in quanto la ritenuta per gli investitori individuali si applica al momento della sottoscrizione.”

Ciò significa che si ha un’ulteriore decurtazione del rendimento a scadenza pari a:

r x 12,5% x i

Dove:
r = tasso di rendimento lordo;
i = tasso d’inflazione del periodo fra la sottoscrizione e la scadenza.

Sostituendo quindi nella formula r con 0,21% e i con il tasso di inflazione – dovremmo in realtà inserire il tasso di inflazione rilevato alla scadenza del Bot – otterremo un’ulteriore elemento di tassazione; questo valore è attualmente trascurabile, ma potrebbe ampliarsi nel caso di una ripresa dell’inflazione.
Sommando tutte le spese e le tasse otteniamo un valore di 0,526%, che sottratto al tasso di interesse medio di 0,21% fornisce un rendimento negativo pari allo 0,316%.

In pratica ogni 1.000 euro di investimento in BOT l’investitore non riceverà alcun rendimento ma dovrà pagare una quota; il rendimento lordo verrà così suddiviso:

  • 2,26 euro resteranno allo Stato in tasse e bolli.
  • 3,00 euro verranno incassati dalla banca per commissioni.
  • 3,16 euro, verranno pagati dall’investitore.

Pertanto lo Stato a fronte di un interesse di 2,10 euro, vedrà ritornare 2,26 euro, con un rendimento del 7,6%, la banca incasserà il solito 0,3% dell’ammontare del BOT collocato, mentre l’investitore per aver avuto il “privilegio” di investire in BOT dovrà pagare fra Stato e banca lo 0,316%.

Stranezze di uno Stato super-indebitato che in Costituzione incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme!

 

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Maurizio Mazziero
maurizio@mazzieroresearch.com

Fondatore della Mazziero Research, socio Professional SIAT (Società Italiana di Analisi Tecnica), si occupa di analisi finanziarie, reportistica e formazione. Partecipa al Comitato di Consulenza di ABS Consulting, collabora con OROvilla per le dirette social settimanali e la redazione del mensile ORONews. Autore di numerosi libri, fra cui “Investire in materie prime” e “Guida all’analisi tecnica”, viene spesso invitato come esperto di mercati ed economia in convegni, seminari e programmi radiotelevisivi; pubblica trimestralmente un Osservatorio sui dati economici italiani.

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