Il punto su petrolio e zucchero

Il punto su petrolio e zucchero

Dopo i massimi di periodo segnati nell’agosto scorso il petrolio sta progressivamente rientrando nell’alveo di oscillazione tra 87 e 97 dollari al barile. Le quotazioni si trovano ora a ridosso di un supporto a 92,50 con un forte ipervenduto evidenziato dallo stocastico (14, 3, 3), che potrebbe alimentare un modesto recupero fino a 97,50 dove si incrociano fra loro una resistenza statica e una dinamica (linee azzurra e rossa). È abbastanza probabile comunque che il grafico manterrà un’intonazione ribassista.

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Le quotazioni rispecchiano la situazione dei fondamentali che vedono un forte recupero delle scorte negli Stati Uniti e un mercato che riesce bene a incrociare domanda e offerta.
Anche l’analisi delle curve forward mostra un progressivo rientro dalla situazione di backwardation (prezzi a pronti maggiori dei prezzi a termine) presentando una curva simile a quella di inizio maggio, quando i prezzi oscillavano tra 92,50 e 97,50.
Possibili ulteriori spinte verso i minimi intorno a 87,50, ma occorre ricordare che le attuali produzioni di petrolio non convenzionale richiedono alti prezzi per restare profittevoli e quindi intorno a 80-85 l’offerta di quel tipo di petrolio cala progressivamente.

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Differente discorso per lo zucchero che sembra mostrare una certa vivacità; i prezzi hanno già iniziato una reazione dai minimi degli ultimi 3 anni in zona 16 cents per libbra; la salita repentina è sfociata in una situazione di eccesso verso la metà del mese scorso in concomitanza di un incendio nel porto di Santos che ha distrutto circa il 10% dell’esportazione brasiliana mensile di zucchero.
Il ripiegamento delle quotazioni appare ora eccessivo e lo stocastico (14, 3, 3) rende plausibile una reazione a partire da questi livelli intorno a 18 cents per libbra.

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Dal punto di vista dei fondamentali la situazione di surplus in America si sta progressivamente riassorbendo, mentre l’Europa resta fortemente deficitaria anche a causa di politiche agricole comunitarie poco lungimiranti.
Le curve forward dei future continuano a mantenere una configurazione di contango (prezzi a pronti minori dei prezzi a termine), ma le prime scadenze presentano un premio (prezzo maggiore) rispetto a tutte le scadenze del 2014. È segno che nell’equilibrio tra domanda e offerta qualcosa sta cambiando e che i prezzi iniziano a entrare in tensione.

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Torneremo a parlare materie prime e prospettive dei mercati il 15 novembre a Rimini durante ITForum Winter nella conferenza Scenari di mercato – Lunga vita senza Tapering (ore 15.00 Sala Open) moderata da Claudio Kaufmann.

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Maurizio Mazziero
maurizio@mazzieroresearch.com

Fondatore della Mazziero Research, socio Professional SIAT (Società Italiana di Analisi Tecnica), si occupa di analisi finanziarie, reportistica e formazione. Partecipa al Comitato di Consulenza di ABS Consulting, collabora con OROvilla per le dirette social settimanali e la redazione del mensile ORONews. Autore di numerosi libri, fra cui “Investire in materie prime” e “Guida all’analisi tecnica”, viene spesso invitato come esperto di mercati ed economia in convegni, seminari e programmi radiotelevisivi; pubblica trimestralmente un Osservatorio sui dati economici italiani.

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